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.Il programma del 2009.

- Venerdì 16 Gennaio -
Fiabe e Cioccolata

Giusi Quarenghi
Ha incominciato a raccontare storie fin da bambina a se stessa o al suo gatto. Da allora non ha praticamente più smesso. Ha scritto moltissime storie per bambini ed è tra le più popolari autrici italiane.

- ore 9,00-10,30 “E sulle case il cielo” con gli alunni della scuola primaria dell’ Istituto IV Circolo.

- ore 11,00-12,30 “Io sono tu sei” con gli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Mascagni.

- dalle 16,45 alle 19,00 presso l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza al primo piano del Centro Sociosanitario Giovannini, Prato, “Vedo vedo … Cosa vedi ?” poi merenda con la collaborazione del Consorzio Pasticceri Pratesi e con l’intervento dell’Associazione Orecchio Acerbo.


- Mercoledì 21 Gennaio -
Fiabe e Cioccolata

- ore 14,30 , presso il Teatro Fabbrichino, prove aperte dello spettacolo “Farfalle” regia di Davide Venturini e Francesco Gandi. Per prenotarsi telefonare al 335 5283717. Lo spettacolo si sviluppa in un’atmosfera delicata, ambientato in un microcosmo nel quale prevale un rispettoso silenzio: le farfalle disegnano nell’aria simpatici giochi di luce e accompagnano i bambini in una grande avventura che è la metamorfosi del nascere.

- Giovedì 12 febbraio -
Fiabe e Cioccolata

- ore 10,45 presso il Teatro Politeama Pratese, via Garibaldi, il gruppo “Elio e le Storie Tese” incontrerà gli studenti. I componenti della band saranno intervistati da Claudio Imprudente, Marco Armellini e Massimo Luconi "Ma per voi l'handicap è una sfida o una sfiga?", questo il titolo dell'intervista. Parteciperanno all'incontro gli studenti del Polo Universitario della “Città di Prato”, le Associazioni giovanili del "Pentolone", gli studenti delle scuole medie superiori, inferiori e primarie. In collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale.

  Scarica la nota del dott. Marco Armellini in PDF.




Le foto dell'evento:

LINKS
l'articolo sulle news Nazionali di SuperAbile.it
l'articolo sulle news Regionali di SuperAbile.it
la notizia sul sito ufficiale di Elio e le storie tese
Il sito ufficiale di Elio e le storie tes





- ore 15,30 Claudio Imprudente, scrittore e presidente del Centro Documentazione Handicap di Bologna, incontrerà  gli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Mascagni intrattenendoli sul suo libro il “Principe del lago”.

 



- Giovedì 19 marzo e Venerdì 20 marzo -
Fiabe e Cioccolata

Anna Sarfatti
È nata e vive a Firenze dove insegna nella scuola primaria e scrive per bambini. Dal 1992 ha tradotto alcuni libri del Dr. Seuss ed è interessata alla formazione linguistica dei bambini.

- giovedì 19 marzo alle ore 9,30 “Fossili e ossi di dinosauro” della collana”La Calamitica III E” con gli alunni della scuola primaria C. Guasti e F. Filzi

- venerdì 20 marzo dalle ore 16,45 alle 19,00 presso il Laboratorio del Tempo del Comune di Prato, via Filicaia, 34/7 “Quante tante donne, le pari opportunità spiegate ai bambini”, poi merenda con la collaborazione del Consorzio Pasticceri Pratesi e con l’intervento dell’Associazione Orecchio Acerbo.



- Sabato 4 aprile e Domenica 5 aprile

dalle 9,00 alle 19,30 Mercatino dei Gerani e mini laboratorio di fiori di carta con animazione per bambini nel centro storico di Prato, in una piazza da destinarsi, assaggio di pasticcini alla cioccolata prodotti dal Consorzio Pasticceri Pratesi



- Mercoledì 22 aprile -
Fiabe e Cioccolata

Silvia Baroncelli
Vive e lavora a Prato, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2005 diventa artist in residence presso il British Museum di Londra e svolge l’attività di illustratrice nel Dipartimento Coins Medals illustrando fiabe provenienti da diverse parti del mondo.

- ore 9,30-10,30 10,30-11,30 e 11,30- 12,30 visita guidata al Museo dell’Opera del Duomo di Prato con gli alunni della scuola primaria dell’Istituto IV Circolo, dell’Istituto Comprensivo Mascagni e della scuola primaria C. Guasti e F. Filzi, alla scoperta delle tecniche artistiche con il libro “Giocalarte con Taddeo”.


- ore 16,00-17,30 Firenze, Ospedale Pediatrico Meyer.
Gemellaggio con la Ludoteca Meyer. Presentazione del libro “Con il sapore del Gommo”.
Seguirà la merenda a cura del Consorzio Pasticceri Pratesi e animazione dell’Associazione Orecchio Acerbo.
Intervento musicale del violinista Lando Cianchi.


- Venerdì 22 maggio - Fiabe e Cioccolata “Pane e Nutella a Vainella”. Un pomeriggio speciale per tutti i bambini dalle 17,00 al maneggio dell’Associazione Cavalli e Carrozze, in via Vainella a Figline di Prato. Sarà possibile scoprire il mondo dell’equitazione e fare l’ippobattesimo per chi non è mai montato in sella. L’incontro sarà condotto dall’istruttrice F.I.S.E. Stefania Vannucchi che farà conoscere da vicino il cavallo e l’asino. Per i bambini saranno effettuati giri in carrozza nel parco di Galceti e sarà offerta una merenda di Pane e Nutella.




- Venerdì 25 settembre -
Fiabe e Cioccolata

Stefano Bordiglioni
Lavora come insegnante in una scuola elementare di Forlì, è un grande viaggiatore e un esperto subacqueo che si è immerso in tutti i mari del mondo. Ha scritto favole, racconti e storie per ragazzi.

- ore 9,00-10,30 e 11,00-12,30 incontro con gli alunni della scuola primaria dell’Istituto IV Circolo e della scuola primaria C. Guasti e F. Filzi.

- ore 16,00-17,30 Firenze, Ospedale Pediatrico Meyer.
Gemellaggio con la Ludoteca Meyer.
Presentazione del libro “Storie per te”.
Seguirà la merenda a cura del Consorzio Pasticceri Pratesi e animazione dell’Associazione Orecchio Acerbo.

   


Compleanno Sportello Anch'io




- Mercoledì 21 Ottobre
"Ma per voi l'handicap è una sfida o una sfiga?".

Gli studenti dell'Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici, Francesco Datini, incontrano Claudio Imprudente, Marco Armellini e Luca Francioso.
All’interno dell’iniziativa “Fiabe e Cioccolata” promossa dall’associazione Il Geranio di Prato in collaborazione con l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza  dell’USL 4, mercoledì 21 ottobre alle ore 11,50 presso l’auditorium dell'Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici, Francesco Datini, in via Di Reggiana, 26, Prato, Claudio Imprudente, scrittore e presidente del Centro Documentazione Handicap di Bologna, Marco Armellini, neuropsichiatra, direttore dell'Unità Funzionale Infanzia e Adolescenza dell'Ospedale di Prato e Luca Francioso, chitarrista, compositore e scrittore incontreranno gli studenti, "Ma per voi l'handicap è una sfida o una sfiga?", questo il titolo dell'intervista.
L’iniziativa vede il patrocinio ed il contributo dell’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Prato, dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Prato, delle Pari Opportunità e della Circoscrizione Prato Nord.

info per Claudio Imprudente: http://www.accaparlante.it/cdh-bo/
info per Luca Francioso: Sito ufficiale | BLOG

Una serie di accadimenti perfettamente coordinati dalle sapienti mani della vita, mi ha condotto ad una domanda assai impertinente, una questione su cui – sebbene ci abbia pensato molto, a volte con attenzione e a volte distrattamente – ancora rifletto, come se una sola e definitiva risposta in effetti non bastasse. L’intreccio degli episodi è cominciato con il racconto di un amico di vecchia data. Un amico con un sogno. È davvero confortante sapere che ci sono ancora persone pronte a rinunciare all’apparente sicurezza che il mondo continua a propinarci – simile ad uno scaltro venditore che le prova tutte pur di rifilare prodotti scadenti – per investire su ciò che prima o poi finisce con il rivelarsi talento e scopo della nostra vita. Ed è con questa meraviglia che ho ascoltato il sogno di Davide, un progetto individuale e sociale davvero importante che, se compiuto, avrebbe potuto cambiare totalmente il suo cammino. L’eventualità di questo sconvolgimento lo aveva spinto verso la guida di persone il cui simile progetto aveva già un posto e una forma e così, tra le parole di quel sogno, ho sentito per la prima volta parlare della comunità MARÀN ATHÀ, un gruppo di famiglie vicino Bologna che condivide tutto, dal tempo allo stipendio, non imbottigliati nel sottovuoto delle religioni, ma aperti al respiro della fede. Cosa assai diversa. Non è passato molto tempo da quel racconto per me così rivelante che io e Davide, spinti da un’urgenza differente ma comune, già stavamo parlando di un mio concerto in comunità. La cosa si è decisa talmente in fretta che da lì a qualche giorno tutto era confermato. Avrei suonato per le famiglie e la gente del posto. L’intreccio è poi proseguito con una e-mail di qualche giorno dopo, in cui Giulia dell’associazione IL GERANIO di Prato chiedeva il mio intervento musicale ad un incontro che stava progettando per gli studenti di una scuola pratese con Claudio Imprudente. Avevo già conosciuto Claudio ad un incontro simile, a Camisano Vicentino, e il piacevole ricordo di quell’evento mi ha spinto subito a dare la mia disponibilità. In effetti mi faceva piacere rivederlo e riproporre qualcosa insieme, promessa – fra l’altro – che ci eravamo fatti. Una cosa però non capivo. Il nesso a cui il messaggio alludeva. Giulia si era riferita al mio prossimo concerto alla MARÀN ATHÀ (la rete aiuta molto la divulgazione, a quanto pare) quando aveva spiegato le strade che l’avevano condotta a me e proprio non ne intuivo la ragione. Solo quando sono arrivato in comunità per il mio concerto, ultimo nodo di questo strano aggrovigliamento, e vedendo Claudio tra le famiglie, ho messo a fuoco tutta la faccenda, partita dal racconto di un sogno e arrivata alla condivisione di una realtà. Ora che sapevo che viveva lì, il mio intervento con lui a Prato si colorava di una nuova sfumatura, forte della certezza, sempre più ricca di esclamativi, che la vita gioca le sue pedine con astuzia e rara precisione. Ed ecco la domanda impertinente che questo giro di avvenimenti ha distillato. Il tema dell’incontro a Prato: la disabilità è una sfiga o una sfida? L’ho letta più volte sullo schermo del mio computer, nella successiva e-mail di Giulia che mi informava sulle questioni tecniche, perché le domande apparentemente semplici nascondono insidie. La provocazione, infatti, mi aveva subito portato a rispondere quello che intuivo essere una risposta sensata, cioè che la disabilità è una sfida, ma ho aspettato prima di dirlo ad alta voce. Neppure in macchina, durante il viaggio la sera prima dell’incontro, ho sentenziato il mio verdetto, cominciando a dubitare che la risposta potesse essere una sola. E definitiva. La mattina dopo, di fronte ai tantissimi sguardi dei ragazzi della scuola, attenti e distratti, curiosi e svogliati, accanto alla carrozzina di Claudio e alla sua lavagna trasparente e agli operatori che lo seguivano, non avevo ancora un’idea al riguardo. Ero agitato ed eccitato allo stesso tempo, non riuscivo a stare fermo! Le parole scambiate con Claudio poco prima dell’incontro erano servite a scegliere un modo quanto mai informale per proporre l’argomento, ma ritrovarmi davanti a tutto quel potenziale adolescenziale pronto ad essere espresso mi aveva comunque spiazzato. Mi accade sempre di fronte ai ragazzi: hanno una forza genuina e disarmante, soprattutto in gruppo, con cui riescono a metterti a nudo senza dire o fare niente, solo con qualche occhiata fra di loro o una risata trattenuta. È incredibile come ogni volta io mi senta esposto e indifeso. Neppure un teatro pieno zeppo di adulti mi fa questo effetto! Ad ogni modo, il tentativo di stemperare la formalità ha dato subito un buon risultato, considerate le risate che qualche battuta di Claudio, degli operatori e mia ha suscitato. E l’incontro, in effetti, è proseguito senza intoppi emotivi, né nostri né dei ragazzi, che sembravano assorbire le parole e la musica come spugne. Spiavo con discrezione le loro occhiate curiose su Claudio e la sua disabilità, sui suoi metodi di comunicazione, e lentamente il loro slancio sincero e un po’ impacciato e le loro domande curiose hanno funzionato come uno spillo che ha fatto esplodere tutti i palloncini di disagio che avevo gonfiato, ritrovando l’agio nelle mani, sulla chitarra e nella voce. E lucidità. Alla fine, grazie a questa fortissima interazione, mi è apparsa improvvisamente chiara la risposta a quella domanda impertinente, posta da Claudio e arrivata a me con quel giocoso e inevitabile incastro di situazioni. Mentre i ragazzi uscivano dall’Auditorium della scuola ho avvertito una profonda normalità nelle diversità di ciascuno: in quella di Claudio, più evidente agli occhi, in quella mia e in quella dei ragazzi, tutte miscelate in un’intensa condivisione. Ecco che allora sono arrivato a pensare che la disabilità non è né una sfida né una sfiga. È normale diversità. Sono sempre convinto che non ci sia una risposta unica e definitiva. Ma è così che la voglio vivere. (Luca Francioso)



- Venerdì 23 ottobre -
Fiabe e Cioccolata

Simone Frasca
Illustrautore, creatore di Bruno Lo Zozzo che avvicinerà allegramente i bambini attraverso un gioco di storie e disegni.

- ore 9,00-10,30 e 11,00-12,30 incontro con gli alunni della scuola primaria dell’Istituto IV Circolo e dell’Istituto Comprensivo Mascagni.

- dalle 16,45 alle 19,00 presso l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza al primo piano del Centro Sociosanitario Giovannini, Prato, “Bruno Lo Zozzo e l’invasione degli amici invisibili” poi merenda con la collaborazione del Consorzio Pasticceri Pratesi e con l’intervento dell’Associazione Orecchio Acerbo.


- Venerdì 20 novembre -
Fiabe e Cioccolata

Sandra, Claudio e Roberto del Centro Documentazione Handicap di Bologna, “Prato legge diverso…” incontro di animazione letteraria ed educazione alla diversità.

- ore 9,00-10,30 e 11,00-12,30 incontro con gli alunni della scuola primaria dell’ Istituto Comprensivo Lippi e della scuola primaria C. Guasti e F. Filzi.

- dalle 16,45 alle 19,00 presso l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza al primo piano del Centro Sociosanitario Giovannini, Prato, poi merenda con la collaborazione del Consorzio Pasticceri Pratesi e con l’intervento dell’Associazione Orecchio Acerbo.



- Venerdì 11 dicembre -
Fiabe e Cioccolata

Animazione delle maestre Antonella, Sandra, Paola, Barbara, Roberta, Manuela, Marta, Liviana delle scuole primarie Ciliani, Meucci, Borgonuovo, Guasti. “Facciamoci gli auguri con una Fiaba e una Bella Cioccolata in Tazza!”.

- dalle 16,45 alle 19,00 presso l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza al primo piano del Centro Sociosanitario Giovannini, Prato, “Meravigliosi racconti di Natale” poi merenda con la collaborazione del Consorzio Pasticceri Pratesi e con l’intervento dell’Associazione Orecchio Acerbo.




- Sabato 19 dicembre e Domenica 20 dicembre,

dalle 9,00 alle 19,30 Mercatino della Fierucola nel Centro storico di Prato con animazione per bambini e ragazzi, assaggio di pasticcini alla cioccolata prodotti dal Consorzio Pasticceri Pratesi.


I video dell'evento:
La lettera di Barbara Barontini. insegnante della scuola Primaria G.P. Meucci
Cara Giulia, cari bambini e genitori di Fiabe e Cioccolata, Fiabe e Cioccolata 2009 si è da poco conclusa e, nel ringraziare Il Geranio per l’opportunità offerta alle scuole del IV Istituto, colgo l’occasione per fare alcune riflessioni ripercorrendo la storia di Fiabe e Cioccolata. Quando fui invitata per la prima volta all’evento iniziale della rassegna nel 2007, mi colpì molto la semplicità dell’iniziativa e la motivazione che aveva spinto gli organizzatori: “La nostra idea è che si possa fare qualcosa di buono, profumato e bello nei posti della terapia, qualcosa che possa far stare meglio tutti i bambini e i genitori: per esempio, una merenda dove si possa assaggiare la cioccolata più buona del mondo… e incontrare un autore o illustratore di libri per bambini”. E soprattutto mi colpì il connubio “cioccolata / storie “. Mai legame fu più azzeccato: narrazione e cibo. E che cibo! La cioccolata che pervade tutti i sensi, penetra fino all’anima e riappacifica con il mondo. Proprio quello che fanno le buone storie: ci nutrono, penetrano dentro di noi in profondità e ci comprendono. Il bambino, o meglio, l’essere umano ha bisogno di buone storie così come ha bisogno di cibo. In seguito Giulia, insieme al dott. Armellini, ha avuto la generosa idea di allargare alla scuola le iniziative che organizzava per il Giovannini: perché non offrire anche ai bambini delle scuole gli incontri con gli autori della letteratura per l’infanzia? E con semplicità è nata anche questa collaborazione con alcune maestre. Così da un anno i bambini delle nostre scuole possono incontrare scrittori, illustratori e leggere i loro libri grazie al Geranio. Sono incontri un po’ magici che i bambini aspettano con ansia, preparandosi, e che resteranno impressi nella loro memoria come un bel ricordo. Ricordo che forse arricchirà il rapporto con il libro e la lettura rendendolo più piacevole e duraturo. Centinaia di bambini hanno avuto questa grande opportunità. Per sottolinearne il valore, non dimentichiamoci che esistono case nelle quali i libri non entrano e la televisione fa da padrona con le sue banali e diseducative suggestioni. Concludo con un consiglio per i genitori. Leggete dei buoni libri ai vostri figli, così come preparate con cura e attenzione il loro cibo: li aiuterete a crescere.

GRAZIE FIABE & CIOCCOLATA! E BUONE FESTE A TUTTI!

Barbara Barontini
Insegnante della Scuola Primaria G.P. Meucci


La lettera per il RANACOLIERE
di Claudio Imprudente
O caro Babbo,
il Natale si avvicina (ecco perché ti chiamano Babbo Natale), come è messa la slitta? È pronta? Quest’anno anch’io ho deciso di dotarmi di sci al posto delle ruote, ora mi sto organizzando per le renne.
Devo dire che quest’anno sono stato buono…d’altra parte, come potrebbe essere cattivo un disabile? Infatti è difficile far passare l’immagine del disabile come di una persona cattiva: la disabilità è sempre associata all’essere buoni. Non per fare polemica, ma ti sei mai chiesto come mai la “maratona” di Telethon avvenga sempre proprio quando tu stai per mettere in moto la slitta? Bando alle ciance! Vado qui di seguito ad elencare i doni che ho giustamente e
faticosamente meritato in questi mesi.
Tanto per cominciare voglio che la gente impari a ballare il tango (che come dice Luca Carboni, nella vita serve sempre). Ma tu dirai: “Per tutte le renne! Che significa tutto ciò?”. Significa, caro Babbo, che il tango per me è il simbolo dell’integrazione. I due ballerini hanno ruoli molto diversi: è quasi una lotta, ma molto seduttiva, dove l’uomo è predatore e la donna preda. Ma è dal contatto dei corpi che nasce la danza, l’integrazione è un intreccio di identità di ruoli e di
storie. Se la gente non impara il tango, non può fare integrazione.
La mia seconda richiesta è…. Rullo di tamburi…. Uno sfigometro! (alias misuratore di sfiga) uno strumento utilissimo per misurare il tasso di sfiga di ognuno.Vorrei vedere se un disabile è veramente così sfigato, o se per caso non sia colpa dell’immagine stereotipizzata che la gente ha della disabilità. Uno sfigometro è essenziale…il mio si è rotto…chissà come.
Come terzo regalo, invece, volevo chiedere se fai ancora quegli omogeneizzati al gusto di fiducia… Mandamene un bel po’, così i bambini potranno crescere ricchi di autostima. Invece non me ne portare più al gusto ironia e fantasia, perché di quelli ne ho ancora una bella scorta nel mio sgabuzzino segreto. Credo che tutti noi abbiamo degli sgabuzzini segreti, è che spesso non ci ricordiamo di averli, oppure ne abbiamo perso la chiave.
Cosa ne dici di regalarmi anche dei grandi pennarelli rossi indelebili, per segnare tutti i gradini, tutte le porte e gli ascensori troppo stretti? Per delle grandi barriere…grandi pennarelli (disse il cinghiale)! Ma per vedere i grandi segni fatti da grandi pennarelli, occorre una grande lampadina.
Infatti, per concludere la mia lista, ti chiedo delle lampadine alla creatività, che possano, con la loro luce, diminuire l’handicap. Più creatività c’è, più facile sarà superare gli ostacoli.
Chissà quante lampadine, quanti pennarelli, quanti omogeneizzati e quanti corsi di tango ti saranno stati richiesti quest’anno, ma io ho la precedenza in quanto esperto di disabilità.
Ora ti devo salutare, e a proposito, cosa fai esattamente da Gennaio a Novembre? Perché non facciamo insieme un bel corso di tango? Aspetto un invito… mi trovi su claudio@accaparlante.it.
Che dire? A te buon lavoro, a noi buon Natale!
Claudio Imprudente
.

Pensieri e Riflessioni
degli alunni delle classi quarta A e B
della Scuola Ciliani

Ho capito che le persone diverse da noi possono fare comunque quello che facciamo noi quotidianamente, anche se con modi e tempi diversi. Alessandro 

Anche se una persona ha dei problemi, può fare tante cose in modo diverso. Laura  

La cosa che abbiamo imparato è  che non tutti siamo uguali e che si può comunicare anche con gli occhi per essere importanti. Daniele 

Ho imparato che se qualcuno non può  parlare e non può muoversi, può lo stesso comunicare. Asia 

Claudio ci ha fatto capire che si può  comunicare con gli occhi o con le mani. Marco

Claudio è una persona molto simpatica che ha delle capacità diverse dalle nostre. Mi ha fatto capire che si può comunicare anche con gli occhi e che bisogna accettare le diversità. Giada 

Non tutte le persone sono uguali. Islem 

Secondo me ci vogliono molta inventiva e molta intelligenza per poter comunicare così. Claudio ci ha dimostrato la sua intelligenza e la sua abilità. Anche se è un po’ diverso da noi, è una persona importante. Viola 

Ho capito che con piccoli oggetti si possono fare grandi cose. Lorenzo A.

Questa esperienza mi ha fatto capire tante cose: che i problemi bisogna affrontarli con gli amici, che con un piccolo oggetto si possono fare tante cose e che noi abbiamo avuto tanta fortuna. Lorenzo C. 

Claudio mi ha insegnato che la vita non va sprecata perché è un bene prezioso e anche se si hanno dei problemi, si deve andare avanti e si può comunicare anche se non ci si può muovere né parlare. Ernesto 

Io ho capito che anche se non parliamo, possiamo comunicare e che la vita non va sprecata. Chiara F. 

La vita è bella e con piccoli oggetti si possono fare grandi cose. Matteo 

Se si vuole stare bene, bisogna accettare la vita come viene. Gabriele

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Il Geranio si propone di progettare, creare e organizzare iniziative di carattere sociale, documentativo, informativo, di sensibilizzazione e ricerca, al fine di sviluppare una cultura della solidarietà, della lotta all’emarginazione nel rispetto delle diverse abilità e delle differenze. Alla base di tutto questo c’è la fiducia nelle capacità dell’altro e l’idea che, soltanto instaurando una relazione alla pari con la persona diversamente abile, si possa passare dalla logica dell’assistenza alla logica dell’empatia dove la persona diversamente abile diventa protagonista attivo della vita collettiva.





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